Avv. Chiara Micera
Iscritta all’Ordine degli Avvocati di Bologna
n.3317 Sezione Cassazionisti
Sono il fondatore dello studio ed esercito la professione forense da trenta anni.
Laureatami in corso presso l’Università di Bologna con la votazione di 105/110, sebbene studente-lavoratore per l’intero ciclo di studi, mi sono formata negli anni della pratica forense, collaborando contemporaneamente con diversi Avvocati, tutti nello Studio del Prof. Avv. Aldo Formiggini di Bologna, autore della monografia sul contratto di agenzia nel Trattato di Diritto Civile pubblicato da UTET.
L’intensa esperienza mi ha permesso, dopo l’abilitazione, a soli trent’anni, di fondare lo studio che tutt’ora dirigo, ancora nella stessa sede al centro del Foro, in Piazza dei Tribunali, di fianco al Palazzo di Giustizia.
Infatti, guadagnatomi giovanissima un accredito presso la Sez.Fallimentare del Tribunale di Bologna, ho collaborato per quindici anni con Magistrati, Curatori, Liquidatori, ed altre figure connesse alle procedure, sovente professionisti di diversa estrazione, prevalentemente Dottori Commercialisti, Ingegneri ed Architetti.
La materia fallimentare, nelle sue molteplici declinazioni, mi ha consentito di praticare la difesa giudiziaria in diversi ambiti del diritto, quali il civile, il societario, il bancario, acquisendo grande esperienza sulle dinamiche del processo.
Padroneggiare il contenzioso, mi ha dato così una precoce affermazione nel mercato libero professionale tale da ricevere la fiducia di istituti bancari ed associazioni di categoria del mondo imprenditoriale, dai quali ho ricevuto incarichi continuativi pluriannuali.
Parallelamente ho assistito privati in materia di responsabilità professionale, contrattuale ed extracontrattuale, assicurazioni, proprietà, concorrenza sleale, diritto d’autore e diritto industriale, diritto agroalimentare, ma anche, con particolare attenzione, il diritto di famiglia, diritto successorio e immobiliare, ambiti in cui mi sono occupata e mi occupo tutt’oggi di significativi patrimoni.
Sin dalla metà degli anni novanta, ho coltivato un personale interesse per il mondo del digitale e dell’informatica giuridica.
Ho partecipato infatti, ad un gruppo di studio, denominato “I giuristi telematici”, con i quali facemmo convegni e pubblicazioni, tra essi nella Collana “Il diritto oggi”, edito da Giuffrè Editore, a cura del Prof. Paolo Cendon, con un volume denominato “Internet – Nuovi problemi e questioni controverse”, con mio capitolo sul “Documento elettronico e firma digitale”, edito nel 2001. Ho collaborato scrivendo articoli divulgativi sugli argomenti della digitalizzazione, sulle testate “Il Sole 24 Ore” ed “Italia Oggi”, nonché tenuto lezioni di informatica giuridica presso la Facoltà dell’Ateneo di Bologna.
Le riflessioni sviluppate nella maturata esperienza delle pratiche giudiziarie tradizionali e le disfunzionalità ad esse connesse, in termini di tempi e costi, hanno portato la mia attenzione sui metodi di risoluzione alternativa delle liti di derivazione anglosassone, i c.d. ADR (alternative dispute resolution)
La combinazione con gli studi sul digitale, mi permisero di redigere una monografia su “ADR in internet. Risoluzione alternativa delle controversie”, in Trattato Breve di Diritto della Rete, diretto da Prof. Avv. Andrea Sirotti Gaudenzi, edito da Maggioli, dd.2001, analizzando tra i primi in Italia, le c.d. ODR, (on-line dispute resolution).
Conseguentemente sin dall’inizio degli anni duemila, ho sviluppato un modello di studio professionale, rivolto prevalentemente all’attività consulenziale, nonché alla contrattualistica, con un visione anticipatoria e predittiva della potenziale criticità, e del conseguente contenzioso (senza però escludere la difesa giudiziaria, ove necessaria o anche solo opportuna, in quanto funzionale ad una successiva soluzione negoziale).
Per un mio personale interesse per le arti, in particolare per l’architettura ed il design, nel tempo ho sviluppato relazioni personali prima e professionali poi, assistendo numerosi studi di architettura ed ingegneria, tra essi, alcuni di primario rilievo internazionale, incarichi tutt’oggi in corso.
In ragione di ciò, qualche anno addietro, revisionando un contratto per la realizzazione di uno dei primi interventi in Italia, mi sono imbattuta nel c.d. BIM, acronimo di Building Information Modeling.
Tale forma innovativa di progettazione, permette la creazione di un modello digitale dell’opera costruenda, o anche già esistente, il c.d. digital twin con tutte le informazioni che riguardano l’intero ciclo di vita di un’opera, dal progetto alla costruzione, fino alla sua successiva manutenzione (c.d. facility management).
Tale metodo impone un ripensamento rispetto alle classiche categorie del diritto d’autore, della responsabilità civile, nonché pone significativi problemi in termini di proprietà dei dati, di protezione degli stessi e diritto della privacy.
Gli studi in materia, oggi ancora in una fase embrionale in Italia, sono definiti Legal BIM, sul quale ho effettuato un importante investimento di studio e professionale. Presto consulenza per la redazione di contratti, di capitolati di gestione informativa o offerte di gestione informativa per la partecipazione a gare d’appalto pubblico e privato, e ho un accredito presso gli operatori e le associazioni di settore, nonché Ordini Professionali, quale docente di corsi di formazione e di Coordinatore Scientifico.
Corollario è il c.d. facility management, ossia quell’attività manageriale che prevede la gestione digitalizzata, mediante l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, dell’edificio, allo scopo di ottimizzare le risorse energetiche e la sostenibilità (i c.d. smart building).
L’intelligenza artificiale, la blochchain, e tutti i processi di gestione dei dati, nonché la loro protezione, sono all’attenzione del mio studio, unitamente alla costante cura dei temi più tradizionali del diritto civile.
Polizza r.c. professionale Unipol Sai Ass.ni n.1/85441/122/156932589 massimale euro tre milioni